Siamo soliti scegliere cosa studiare in base ai nostri interessi. Siamo soliti guardare film dei generi che ci piacciono. Per raggiungere la stessa località, scegliamo di percorrere quasi sempre la stessa strada. Investiamo del tempo solo nei rapporti con le persone che rientrano nei nostri standard. Produciamo una serie infinita di scelte quotidiane ma sempre in modo schematico. La nostra mente elabora le informazioni che riceve e le utilizza per interpretare, di conseguenza, la vita e il mondo che la circonda. Quando poi incappa in un imprevisto, in qualcosa di inaspettato, spesso agisce con una funzione “ad imbuto” anche sulla percezione dei nostri sensi: in altre parole, tendiamo a non vedere ciò che crediamo di non poter vedere.

Vogliamo però sgomberare subito il campo da possibili dubbi su quanto stiamo affermando: crediamo anche noi che non sia possibile evitare completamente il processo di selezione automatica delle nostre esperienze. O forse sarebbe possibile ma con un costo elevato in termini di investimento di tempo ed energie. Tuttavia dovremmo forse sforzarci ad esercitare quello che è un vero e proprio esercizio spirituale: permettere alla nostra mente di farsi continuamente sfiorare da nuovi impulsi, da nuove idee. La diversificazione delle informazioni osservate aiuta la mente a immaginare ciò che ancora non ha esplorato e permette così di entrare in contatto con la porzione di realtà che la fredda razionalità tende a nascondere.

“Sono le idee il vero capitale della società, e non il denaro”. Questa frase, purtroppo poco nota, di Oscar di Montigny (Manager, divulgatore e fondatore del movimento culturale BYE) ci consente di riflettere sui vantaggi che l’innovazione può portare alle persone, alle imprese e al terzo settore. Vantaggi quali il consolidamento ed un rafforzamento della propria posizione, una differenziazione rispetto ai concorrenti, un aumento dei profitti e dei rendimenti o ancora un aumento della crescita professionale e personale o dell’azienda. Questo perché la scintilla scocca quando  “l’idea fa incontrare domanda e offerta, e mette in moto tutti gli strumenti necessari a trasformare l’idea in azione: tempo, competenze, persone, tecnologie. Soltanto alla fine di questo processo diventa necessario il capitale” *. Ogni idea, ogni schizzo fatto su un post-it, ogni progetto, compreso anche il più fallimentare, dà il via a una riflessione, genera nuovi pensieri e, a sua volta, nuove idee e nuovi interrogativi in coloro che hanno il coraggio di provarci.

E’ questa la sfida che prova a cogliere “SOS Innovazione”: una sfida fatta di ambizione, passione e coraggio. Un progetto che intende scommettere ed investire sull’unico fattore sociale ed imprenditoriale che non sarà mai obsoleto: la creatività. Per raggiungere quest’obiettivo si lavora quotidianamente sulla costruzione di un team dinamico e flessibile, pronto a ragionare senza schemi e pregiudizi. Un team che intende affiancare persone, imprese e persino le Pubbliche Amministrazioni più visionarie in un percorso che parte dalla volontà di uno o più soggetti di mettersi in gioco e arriva sino alla generazione di una serie di idee e di spunti su cui investire. Partire da un foglio bianco per farne mille schizzi, certi del fatto che l’SOS che il mercato ci sta mandando, in un momento di crisi legata all’emergenza sanitaria, sia chiaro ma rimasto ancora disatteso: è il momento di innovare e ad essere chiamato in causa, questa volta inevitabilmente, ci sei anche tu!

 

Il team di SOS Innovazione

 

* Oscar di Montigny, Le idee che cambiano il mondo

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